Caso 3 crio polmone

Uomo di 59 anni, già sottoposto ad asportazione del laringe 4 anni prima per un carcinoma epidermoide, durante i controlli di follow-up sviluppa un secondo tumore nel lobo polmonare superiore destro delle dimensioni di cm 3 x 2. La biopsia polmonare TC-guidata dimostra trattarsi di un adenocarcinoma primitivo polmonare. Giudicato chirurgicamente inoperabile si decide per una crioablazione TC-guidata.

Tecnica:

a) tracciamento delle mire elettroniche sulla lesione (fig 1),

b) posizionamento di due cannule nel torace da utilizzare come guida per il successivo inserimento delle criosonde (fig 2),

c) preparazione e test delle criosonde (fig 3),

d) inserimento delle criosonde (fig 4),

e) avanzamento delle criosonde sotto guida TC (fig 5)

f) crioablazione; fase di congelamento (fig 6)

g) controllo dell’icebal con TC (fig 7),

h) valutazione delle dimensioni del tumore durante il follow-up (fig 8).

Nella figura 8 si evidenzia il comportamento della lesione tumorale sottoposta a crioablazione. Prima della CRIO (parte a sn della figura) la lesione misura cm 3 x 2. Dopo 1 mese dalla CRIO (parte centrale della figura) la lesione appare maggiore (cm 4 x 3) in rapporto ad una necrosi che è stata ottenuta intenzionalmente più grande in modo da inglobare in sè il tumore. Dopo 4 mesi (parte dx della figura) il tumore misura già cm 2 x 1,5 cioè è più piccolo delle dimensioni di partenza, prima della CRIO, in quanto si tratta ora di tumore non più vitale ma necrotico; inizia quindi l’involuzione e la trasformazione spontanea verso una cicatrice. Il paziente non ha manifestato nessun disturbo durante il follow-up ed è in attesa del prossimo controllo TC.