Osteoplastica bacino

Paziente di 49 anni, affetta da mieloma multiplo, presenta estesa distruzione dell’acetabolo (fig 1) che ne impedisce la normale deambulazione. Il dolore è molto intenso ed il rischio di frattura patologica elevato. Viene eseguita una prima osteoplastica che riduce notevolmente il dolore e consente il ripristino della deambulazione.

Terminate le terapie per la malattia di base (chemioterapia, trapianto di cellule staminali ecc.) la paziente guarisce dalla malattia, ma accusa ancora lieve dolore durante la deambulazione per cui viene sottoposta a seconda osteoplastica ricostruttiva con rinforzo ulteriore della struttura ossea. Attualmente la paziente sta bene e deambula senza dolore e senza l’utilizzo di presidi ortopedici.

a) TC di controllo che dimostra l’interruzione della parete dell’acetabolo possibile via di fuga del cemento (fig. 2);

b) Bacinoplastica percutanea sotto guida fluoroscopica continua: assenza di stavasi indesiderati di cemento (fig. 3);

c) Le frecce indicano l’area di osteolisi residua a livello del pilastro posteriore dell’acetabolo che necessita di ulteriore intervento (fig. 4);

d) Osteoplastica TC-fluoroguidata (fig. 5);

e) Cementoplastica del bacino: risultato finale. (fig. 6).