Trattamento combinato

Tarf ossea + osteoplastica

Nelle metastasi ossee dolorose, quando presenti in numero limitato (1 o 2), si esegue prima la Tarf con lo scopo di ridurre la massa tumorale (fino a distruggerla completamente quando di piccole dimensioni) con immediata riduzione o scomparsa del dolore. Successivamente, durante la stessa seduta operatoria, si esegue la cementoplastica che rinforza l’osso lesionato, prevenendo le fratture, consolida la frattura, se già presente e migliora il risultato complessivo, sia oncologico (il cemento è citolesivo per la cellula tumorale ed ostacola la ricrescita neoplastica). Le terapie classiche quali la radioterapia, la chemioterapia e i bifosfonati (farmaci che influenzano il metabolismo osseo e ne facilitano la ricalcificazione) se indicate, concorrono insieme alla Tarf e alla cemetoplastica nel migliorare ulteriormente il risultato finale. Un recente studio clinico retrospettivo (leggi l’articolo) ha dimostrato i migliori risultati clinici della terapia combinata (radioterapia e radiologia interventistica) rispetto alle due terapie eseguite singolarmente e che l’interventistica radiologica deve precedere la radioterapia.

Nei casi di metastasi molto numerose la cementoplastica è comunque indicata se la metastasi è dolorosa e/o presenta elevato rischio di frattura.