VTP estrema 2

Paziente di 68 anni, operato 9 mesi prima di carcimoma del polmone, lamenta la comparsa di dolori al rachide dorsale, progressivamente aumentati nel tempo. Una TC del rachide dimostra la frattura patologica del corpo di D12 con marcato collasso ed estesa distruzione del corpo vertebrale. Il muro somatico laterale sn e posteriore sono ampiamente distrutti (fig.1).

Il paziente viene sottoposto a vertebroplastica con lo scopo di ridurre il dolore, consolidare la frattura ed impedire l’ulteriore collasso vertebrale e la progressione locale del tumore. Per favorire un buon spandimento del cemento ortopedico ed evitare gli stravasi di cemeneto nel canale vertebrale col rischio di una compressione acuta del midollo, è necessario posizionare l’agocannula da vertebroplastica in prossimità del profilo anteriore del corpo verebrale (fig.2). Visto l’elevato rischio di stravaso indesiderato con complicazioni talora gravi ed irreveribili (paralisi agli arti inferiori), è consigliabile eseguire la procedura su questo tipo di fratture vertebrali, in Centri con provata esperienza nel trattamento di questo tipo di metastasi ossee. Nel caso in questione la VTP è stata portata a termine con successo ed il paziente ha potuto proseguire le altre terapie (radio-chemioterapia), come da protocollo (fig. 3).